È tempo di ferie in Svezia e come ogni anno i servizi sanitari funzionano a singhiozzo. Un centro di assistenza medica su cinque chiude per mancanza di personale estivo e 20 su 21 regioni riportano di avere difficoltà a coprire i turni, soprattutto per la mancanza di infermieri. “Senza infermieri con una forte etica professionale, disposti a posticipare le proprie vacanze, a essere reperibili anche durante le ferie e a fare straordinari, l’intero sistema sanitario svedese collasserebbe” spiega Marlene Helin Furbeck dell’associazione sanitaria Vårdförbundet. Una delle contee a lamentare una grave carenza di personale è Gävleborg che per le prossime 12 settimane sarà sotto di 38 infermieri e 12 infermieri specializzati. I reparti di terapia intensiva, cardiologia e pronto soccorso sono i più scoperti. “Si sta ripetendo lo stesso scenario dell’anno scorso e dell’anno ancora prima” riporta rassegnato Johan Kaarme, direttore sanitario della regione Gävleborg. Qui la pianificazione estiva è iniziata già nell’autunno 2018, offrendo opzioni vantaggiose al personale disposto a posticipare le proprie ferie per un compenso di 3.000 SEK al giorno, fino a 30.000 SEK per due settimane di disponibilità estiva. Purtroppo né il supporto del personale estivo, né la riprogrammazione dei turni o l’intervento del personale in pensione risolverà il problema di carenza del personale sanitario alla radice, un aspetto di cui Vårdförbundet è ben consapevole. “Ho lavorato in questo settore per 30 anni, di cui 20 in veste di direttrice. Negli ultimi 10-12 anni ho riscontrato una grave carenza di personale. Queste soluzioni temporanee non sono più sostenibili” conclude Marlene Helin Furbeck.
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Traduzione a cura di Ida Montrasio