CEO Breakfast – IV Edizione

Data: 16-10-2015  

CEO Breakfast – IV Edizione

L’ottimismo is in the air

La giornata del 16 ottobre scorso si è aperta accogliendo i partecipanti alla quarta edizione del CEO Breakfast organizzato dalla Camera di Commercio Italo-Svedese Assosvezia. Il nuovo Ambasciatore di Svezia in Italia Robert Rydberg, per la prima volta ha preso parte all’incontro, sfoggiando già una padronanza della lingua italiana davvero eccellente. I partecipanti di questa edizione sono stati: Massimo Abbiati, Vice Presidente Sud Europa di Elekta, Elena Alemanno, Deputy Country Manager di IKEA Italia Retail, Andrea Boggio, ‎Head of Discretionary Business di Nordea Asset Management, Petra De Biase, Amministratore Delegato di AB IndustrieTechnik, Marco Depaoli, Amministratore Delegato di Gunnebo Italia, Sergio Hicke, Managing Director Adriatic Region di Alfa Laval, Marco Multari, Amministratore Delegato di SSAB Swedish Steel, Angelica Nilsson, Country Manager di TePe Prodotti per l’Igiene Orale, Clara Pelaez, Vice President Strategy & Marketing  South Central Mediterranean Region di Ericsson, Fabrizio Resmini, Amministratore Delegato di Sandvik Italia, Roberto Ruberto, Managing Director di Brokk Italia e Alessandro Trompeo, Country Manager di KGH Customs Services.

La mattinata, che aveva come obiettivo di approfondire l’analisi iniziata già nell’edizione precedente del CEO Breakfast – ovvero se i segnali di ripresa economica registrati in Italia si stiano concretizzando e in che modo le aziende svedesi li stiano mettendo a frutto – è stata aperta da Sergio Hicke, moderatore dell’incontro, che ha dato il benvenuto da parte di Assosvezia all’Ambasciatore e agli ospiti tutti. La parola è subito passata all’Ambasciatore, il quale ha portato il messaggio e l’intenzione del governo svedese di costituire dei Team Sweden che lavorino per la crescita economica e la promozione della Svezia. In Italia questo team già esiste da tempo grazie ad Assosvezia, in collaborazione con Business Sweden, Visit Sweden e l’Ambasciata di Svezia, e alle sue aziende che “fanno sistema” in modo proattivo. La cooperazione tra imprese ed enti governativi è di fondamentale importanza per raggiungere l’obiettivo di crescita e di diminuzione del tasso di disoccupazione. La Svezia, attraverso l’Ambasciata a Roma, si impegna ad aiutare tangibilmente lo sviluppo di tale collaborazione. Da un po’ di tempo a questa parte, a Stoccolma si sente nell’aria l’ottimismo suscitato dai segnali positivi che arrivano dall’Italia. L’interesse registrato è alto e dunque diventa ancora più importante che vengano messe in atto le tanto attese riforme strutturali, che sono di assoluta necessità per incentivare gli investitori esteri a tornare o a puntare ancora di più sul Bel Paese.

Ad avvalorare il discorso dell’Ambasciatore Rydberg, Sergio Hicke ha presentato i risultati di un sondaggio condotto tra i soci di Assosvezia riguardo all’andamento economico e finanziario della propria azienda nel 2015 e le previsioni per il 2016, con il fine di capire se i tanto discussi segnali positivi si siano effettivamente concretizzati. Le risposte sono giunte da aziende appartenenti a settori molto differenti e, per tale motivo, si trovano a vivere situazioni economiche dettate anche da mercati completamente diversi tra loro per caratteristiche, salute e concorrenza. Il trend registrato è in generale positivo ed è una prima conferma delle aspettative e dimostrazione che la crescita è finalmente arrivata. Le aziende interessate sono state brave a coglierla e, se si continua in questa direzione, si può guardare al prossimo anno con fiducia e speranza.

Dati alla mano, è partito il giro di tavolo di presentazione dei partecipanti, i quali hanno introdotto l’azienda da essi gestita e confrontato i risultati della survey con i dati provenienti dalla propria realtà. Con andamenti diversi a seconda del settore di appartenenza, è stata opinione generale che l’inversione di tendenza sia ben visibile, anche se non ancora del tutto consolidata. Si può dire che gli ingranaggi abbiano iniziato a girare, ma che la corsa alla crescita non sia ancora arrivata a pieno regime. Infatti cresce il numero di grandi progetti che vengono intrapresi, fino a questo momento ridotti al minimo, se non addirittura del tutto bloccati in attesa di tempi migliori. Anche la situazione dei pagamenti – specialmente quelli provenienti dalla Pubblica Amministrazione – è meno in sofferenza in quanto la liquidità a disposizione dei clienti è sicuramente aumentata. Si resta in attesa di miglioramenti più consistenti per quanto riguarda il ciclo di vendita, giudicato ancora troppo lungo e difficoltoso; ci vorrà ancora un po’ di tempo perché la situazione cambi. Un altro punto che è stato sottolineato da più partecipanti – e che lascia un po’ sorpresi visti gli ultimi dati sul difficile mercato del lavoro in Italia – è la difficoltà ad assumere. Si registra un sentimento di paura e atteggiamenti restii nei confronti di possibili cambiamenti di azienda, poiché il timore è ancora legato alla mancanza di stabilità a lungo termine e agli strascichi della crisi da cui stiamo finalmente uscendo. È stato osservato anche che l’Italia sta tornando ad essere un Paese competitivo per esperienza, qualità della produzione e costo della manodopera: infatti, negli ultimi tempi, non sono state poche le aziende che hanno scelto di spostarsi dai Paesi dell’Europa dell’Est in favore dell’Italia. Per quanto riguarda il mondo del retail, invece, si nota una timida ripresa dei consumi: la customer confidence torna a crescere e con essa le spese e gli acquisti delle famiglie italiane. Anche l’impiego di forme d’acquisto più moderne come l’e-commerce ha contribuito a ridare energia vitale al mercato. Infatti, se per anni gli acquisti sono stati posticipati, e si trattava di consumi dettati unicamente dalle strette necessità del momento, ora si torna a un approccio più rilassato.

L’impressione generale, al termine dell’incontro, è che realmente in Italia il vento di cambiamento abbia portato delle opportunità positive che le aziende svedesi hanno saputo ben cogliere. Per via del settore in cui operano, non tutte le aziende si trovano a vivere una ripresa decisamente positiva, ma al massimo parzialmente in miglioramento se non addirittura stagnante. La sensazione è che ci si trovi solo all’inizio di un processo graduale e di lungo periodo, che lentamente traghetterà il Paese fuori dalla crisi che abbiano sino ad ora vissuto, ma ci vorrà ancora del tempo e una costanza nell’impegno a migliorarsi sempre di più prima di arrivare al suo compimento totale.

Ringraziamo tutti coloro che hanno preso parte al CEO Breakfast e S.E. l’Ambasciatore di Svezia in Italia Robert Rydberg.

La quinta edizione del CEO Breakfast è prevista per marzo 2016.

www.assosvezia.it | Testo di Viola Albertini


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